Operazione Terzo Salto

L’Operazione Terzo Salto nasce dalla possibilità di sfruttare al meglio le risorse rinnovabili offerte dal territorio di Kami e le infrastrutture fin ad ora approntate da padre Serafino e dai volontari della missione.
La messa in opera di 45 km. di linea elettrica, da 70.000 volt, tra Kami e Colquiri, permette di vendere alla società energetica boliviana la corrente in eccesso prodotta dalle due centrali idroelettriche  che sono state fin qui messe in opera. Grazie a questo si realizza un profitto che contribuisce a finanziare le opere sociali della missione e offre posti di lavoro qualificati. Ma ciò non è ancora sufficiente per una totale autonomia economica e la missione, almeno in parte, continua a dipendere dagli aiuti che provengono dall’Italia.

Ci si è, però, resi conto che sia il potenziale idrico che la portata della linea elettrica non sono ancora sfruttati appieno. Così è stata concepita l’idea del Terzo Salto.
Una nuova conduttura e nuove gallerie permetteranno di sfruttare un maggior dislivello e faranno  arrivare l’acqua ad una Terza Centrale, triplicando la produzione di energia elettrica. In questo modo tutte le risorse potrebbero essere messe a profitto, generando un ritorno economico tale da permettere all’Opera Salesiana di Kami di pianificare il proprio futuro, contando unicamente sulle proprie forze.


 



Per contribuire a finanziare la prima tranche di lavori per il Tezo Salto - nel 2017 - è stata organizzata un'asta di opere d'arte donate dagli autori.



   


Saluto in avvio d'asta: