Da COMPARTIR, novembre 2006 SITUAZIONE POLITICA ED ECONOMICA ALLO SBANDO IN BOLIVIA È ormai parecchio tempo che devo concedermi qualche minuto per dedicarmi a voi e stare in vostra compagnia... sembra che sia venuto il momento... visto che la gente sta cominciando a preparare i pani e i pasticcini per la festa dei defunti e di conseguenza lascia in pace noi che bello ogni tanto un attimo di calma! In questi giorni sicuramente vi sarete incontrati con P. Michelangelo e spero che lui vi abbia informato della situazione della Bolivia. Siamo stati tutti molto impressionati dalle sparatorie tra minatori svoltesi nella miniera di Huanuni, un centro minerario vicino a Oruro, che ha lasciato un bilancio di 16 morti e circa 60 feriti... La situazione adesso si è momentaneamente calmata... ma sembra la quiete dopo la tempesta... le soluzioni adottate di assorbire come impiegati dello Stato 4000 cooperativisti che reclamavano un posto di lavoro più redditizio, non sembrano essere state una soluzione seria, ma una soluzione posticcia per uscire dagli imbrogli, senza pensare che gli altri 60.000 cooperativisti che affollano le miniere possono reclamare lo stesso trattamento... Di fronte a tutti questi problemi Evo Morales, il presidente carismatico cocalero, sembra avere soluzioni pronte per tutto, anche se si vede chiaro che una nazione come Bolivia ha dei problemi così profondi e incancreniti nel tempo, che non saranno soluzioni tappabuchi a poterli risolvere facilmente. Al momento attuale sembra che le tensioni si siano un po' calmate e lo stesso Evo in un incontro personale con il Cardinale ha dato la sua parola che non si chiuderanno le scuole private e non si romperà la convenzione con la Chiesa sull' insegnamento della religione nelle scuole. Certo la calma Bolivia di qualche anno fa è un ricordo e siamo all'orlo di una guerra civile patrocinata da Cuba e da Venezuela... Il fatto che in Bolivia si stiano quasi raddoppiando le caserme militari e che sia stato abolita la forma sostitutiva di fare il servizio militare nei fine settimana fuori dalle caserme, è indicativo... non crea certo un clima di pace e di sviluppo! Prova di questa instabilità è il fenomeno dell'emigrazione: il mese scorso dalla Bolivia alla Spagna sono volati circa 13.000 emigranti e almeno altrettanti verso altri paesi... se andiamo avanti di questo passo qui resteremo solo più stranieri! Il ritmo di distribuzione dei passaporti è di circa 600 al giorno... si calcola che: all'estero ci sono già circa 3 milioni di boliviani (un terzo della popolazione boliviana) dove finirà questa gente? In migliaia di storie di sfruttamento, di precarietà personali e famigliari, in rivoli di sofferenze non raccontate a nessuno, perché pochi si chinano ad osservare queste voci deboli per coglierne i sospiri e i pianti. Noi continuiamo i lavori nelle gallerie per finire il più presto possibile e poter così mettere in marcia le turbine che sono li che aspettano. Intanto abbiamo ottenuto la parte legale necessaria: la legge che ci concede l'uso delle acque e la licenza di generazione che ci permetterà una maggiore stabilità nella vendita della corrente. Stiamo anche avanzando la pratica di licenza di costruzione della nuova linea elettrica che ci migliorerà le condizioni di vendita della corrente. Intanto qui, sono arrivati i pali della luce che prima costituivano la linea Fossano- Savigliano e che per i miracoli di Riccardo Giordana e per la disponibilità finanziaria di Missioni Don Bosco (a1ias don Zuffetti che ha preso molto a cuore Kami) sono arrivati fin qui in 4 enormi container da 32 tonnellate ciascuno... che problemini il movimento di questi bestioni qui da noi ve lo lascio immaginare... ma la provvidenza è grande è alla fine tutto è andato in porto, anche se ci mancherà ancora almeno un anno prima di finire la linea elettrica. Intanto la centrale potrà cominciare in forma provvisoria la generazione sulla linea vecchia attuale, speriamo in gennaio prossimo. Per appoggiarci sul tema della linea elettrica sono venuti a trovarci due amici carissimi della ditta Terna: Giampiero Fantini e Adriano Selva che, dopo 10 giorni di "tour de force", sono tornati in Italia con idee bellicose... grazie a loro e a tutti voi arriveremo a concludere anche questo ciclo di attività nel settore idroelettrico che è stato decisamente molto più impegnativo del previsto, ma ricchissimo di apporti di alto livello che non avremmo mai osato sognare. A proposito di volontari, quest'anno abbiamo avuto il regalo di Valentina, che ci ha aiutato un po' il gruppo delle filatrici e tessitrici e i ragazzi del convitto, oltre i molti altri servizi a livello comunitario. Qualche mese fa è tornato in Italia Riccardo, il volontario di Brescia che si è fermato qui 3 anni come volontario, direttore del convitto... torna in Italia accompagnato dalla moglie, una boliviana che ha conosciuto qui a Kami. Ogni volta che un volontario lascia Kami, pensando al vuoto grande che lascia, ci viene da pensare: "chi prenderà il suo posto?" e... a breve tempo il Signore ispira qualche altra persona ad occupare il suo posto. Kami realmente è la storia della Provvidenza tradotta in volti, storie di persone che hanno deciso di dare qualcosa della loro vita e che si scoprono più ricchi e più contenti. Quest'anno abbiamo avuto anche momenti molto duri come l'incendio del convitto: ha preso fuoco la legnaia sotto la panetteria e l'internato che era sopra è stato fortemente a rischio, oltre a tutto perché era di legno. Nel cuore della notte la popolazione di Kami si è accorta dell'incendio e prima che i ragazzi si fossero accorti di nulla, centinaia di persone armate di secchi, bacinelle... sono intervenuti a spegnere l'incendio... mentre i ragazzi sono scappati saltando da una finestra e fuggendo alle fiamme. Appena estinto l'incendio, la riserva d'acqua si svuotò e la gente corse a casa a cambiarsi perché erano tutti bagnati e la temperatura era di vari gradi sotto zero. Lo shock è stato forte e il danno anche: i ragazzi sono stati distribuiti negli altri gruppi e così stiamo finendo l'anno scolastico. Intanto la Provvidenza ci sta già mandando qualcosa per ricostruire la parte danneggiata dal fuoco: inizieremo il prossimo mese la ricostruzione. Stiamo terminando altre due strade nuove per un totale di 25 km. con finanziamento parziale del municipio e grazie anche al finanziamento della Regione Piemonte tramite il Comune di Cuneo ... sono altre comunità che vedono avvicinarsi di più i servizi a loro e si sentono più integrati. Moltissimi altri sarebbero i temi, ma il tempo se ne va veloce. Spero che queste poche informazioni vi collochino un po' nella nostra vita e vi aiutino ad assaporare meglio le cose di cui disponete ogni giorno e ad esserne felici. Un abbraccio a tutti di cuore dalla comunità di Kami. P. Serafino